Uomo politico russo di origine tedesca. Laureato in Ingegneria, dopo aver
lavorato in Francia e in Sassonia, nel 1716 si recò in Russia con il
grado di generale del Genio per dirigere i lavori idraulici sulle coste del
Baltico. Nel 1723 ebbe il compito di terminare i lavori del canale di Ladoga,
collegamento fra la Neva e la foce del fiume Volchov, portato a termine nel
1732. Si interessò anche di problemi militari russi, prima come generale
in capo, quindi come presidente del ministero della Guerra. Dopo aver fondato la
Scuola militare dei nobili per il servizio di terra e aver rafforzato la linea
di confine ucraina, nel 1732 fu promosso comandante generale. Nel 1734, durante
la guerra di Successione polacca, conquistò Danzica e sconfisse Stanislao
Leszczynski. L'anno seguente fu a capo dell'esercito del suo Paese nella guerra
russo-turca (1735-39), riportando notevoli successi militari. Nel 1740 ebbe
parte rilevante nel rovesciamento del reggente Biron e nell'istituzione della
reggenza di Anna Leopoldovna, della quale divenne primo ministro. Dopo il nuovo
colpo di Stato che portò al trono Elisabetta Petrovna (1741), fu
condannato a morte ma la pena gli venne commutata nell'esilio a Pelym, in
Siberia. Sotto il Regno di Pietro III, fu riabilitato e rimase accanto al
sovrano fino alla sua morte, anche quando questi fu rovesciato. Dopo il
giuramento a Caterina II, divenne comandante dei porti del Baltico e direttore
dei lavori di costruzione del porto di Roghervik (Neuenhuntorf, Oldenburgo 1683
- Pietroburgo 1767).